In quanti labirinti ci siamo smarriti nella nostra esistenza? In quante passioni dalle quali ci pareva impossibile evadere?
“La Casa di Asterione” è il racconto di Borges che, forse unico fra gli scrittori moderni, osa dare un nome al mostro.
Scopriamo che non è affatto prigioniero perché «La casa è grande come il mondo». Ci consegna così l’immagine più inquietante delle molte in cui il labirinto ha affascinato il nostro inconscio: il mondo come prigione, l’infinito come gabbia, in cui ci cattura un’ansia di smarrirci non meno torturante della claustrofobia.
Continua a leggere qui!
Fonte: Quotidiano.net